Diagnosi differenziale in pazienti con protesi ortopedica dolorosa

Autori
Giuliana Carrega, Andrea Antonini, Giorgio Burastero, Giorgetta Casalino-Finocchio, Agostina Ronca, Carlo Salomone, Giovanni Riccio
Rivista
Le Infezioni in Medicina
Anno
2015

Il graduale e costante incremento degli interventi di protesi primaria determina un corrispettivo aumento delle revisioni, settiche e asettiche. La diagnosi differenziale è spesso difficile, ed è per questo necessario avere un metodo efficace tramite l’ausilio combinato di multipli test per eseguirla con ragionevole sicurezza. Il nostro lavoro si propone di ricercare un metodo per la diagnosi differenziale in tale situazioni. è stata presa in esame una coorte di 36 pazienti con protesi dolorosa di anca e ginocchio con dubbia mobilizzazione settica; essi sono stati sottoposti a multipli test tra cui: esame clinico, esami laboratoristici su sangue e liquido sinoviale e scintigrafia con leucociti marcati nel preoperatorio, in combinazione con prelievi intraoperatori per esame colturale ed esame istologico al congelatore (questo per decidere, in base ai dati raccolti in precedenza se procedere ad una revisione one-stage in assenza di infezione e two-stage per diagnosi settica). La nostra esperienza suggerisce l’utilità di associare la scintigrafia con leucociti marcati e l’esame estemporaneo al congelatore per la scelta del trattamento chirurgico più opportuno delle protesi dolorose.